La facciata, le epoche
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L’iscrizione con la data che segna l'utilizzo di Castel Capuano come tribunale, visibile immediatamente sopra al portale d'ingresso, è l’epigrafe più antica dell’edificio ed insieme allo stemma che la sovrasta celebra l’imperatore Carlo V d’Asburgo vittorioso a Tunisi (1535). Di madre spagnola e padre austriaco, sovrano dell'impero dove il sole non tramontava mai, fu proprio Carlo V ad introdurre l’Aquila bicipite come effige imperiale - fondendo in un’unica immagine l’aquila rivolta a destra della Casa reale spagnola e quella rivolta a sinistra della Casa asburgica – e ad integrare nelle due coppie di Colonne d’Ercole il motto “Plus Ultra”, col significato di “superare ogni limite possibile”.
Nel corso dei secoli XVIII e XIX Castel Capuano vide importanti cambiamenti nel livello superiore della facciata - ad esempio lo stemma dei Savoia affisso dopo l'Unità d'Italia in sostituzione di quello dei Borbone e la collocazione dell’orologio ottocentesco - e ulteriori interventi migliorativi proseguirono fino ad epoca recente.
Sul retro del Castello sorge la Fontana del Formiello che, alimentata dalle acque dell'omonimo acquedotto, fu costruita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e fu poi rimaneggiata nel 1583 da Michele de Guido, che vi appose gli stemmi del viceré Pedro d'Aragona.