
In un nuovo ospedale è scattato l’allarme sanitario, infatti decine di persone potrebbero essere state esposte a delle infezioni che potrebbero essere potenzialmente gravi a causa di alcune gravi negligenze di un ex infermiera, la quale ad oggi è stata sospesa. Le indagini ovviamente sono ancora in corso, ma la preoccupazione cresce sempre di più.
Cosa è successo?
Si tratta di un episodio che sta facendo davvero molto un rumore, infatti in una struttura ospedaliera considerata davvero un grande punto di riferimento per efficienza e qualità emerso in caso che potrebbe coinvolgere tantissimi pazienti. Infatti, la protagonista è un’infermiera professionale, la quale avrebbe ripetutamente violato i protocolli igienico sanitari.

Ciò risulta essere molto grave, dato che ha esposto i pazienti a rischio di infezioni ematogene e cutanee. Infatti, secondo alcune fonti interne tutto è partito dalle segnalazioni da parte di alcuni colleghi che appunto, avevano notato dei comportamenti sospetti e anomali, i quali non erano conformi alle regole interne. Infatti, ad esempio, ci sono state delle somministrazioni di farmaci senza igiene delle mani.
Ma anche il mancato utilizzo di guanti sterili durante delle procedure invasive.è stato notato anche il riutilizzo di dispositivi monouso in modo improprio e l’omessa disinfezione di alcuni strumenti tra un paziente e l’altro. Ci sono stati sicuramente dei richiami verbali iniziali ma ciò non è istituito niente, infatti le violazioni sarebbero proseguite.
Quali sono i possibili rischi per i pazienti?
La direzione sanitaria, ha ammesso lo spiacevole comportamento dell’infermiera e ciò sussiste in un rischio concreto di esposizione a dei patogeni soprattutto per quei pazienti che hanno subito i prelievi, e delle infusioni o delle medicazioni tra l’ottobre del 2023 e marzo del 2024. Ci sono varie ipotesi dei rischi per questi pazienti.

Infatti tra le infezioni potenzialmente trasmissibili ci sono ad esempio l’epatite C e B, patologie che si trasmettono tramite strumenti contaminati o a causa del contatto ematico, ma anche l’HIV, ciò avviene soprattutto in casi estremi di contaminazione da sangue infetto. Ci potrebbero essere anche delle infezioni da batteri multi resistenti.
Tra queste infezioni, troviamo ad esempio lo strafilococco aureo e ci potrebbero essere anche delle infezioni cutanee locali, soprattutto nei soggetti immunodepressi.infatti, la direzione ha già avviato una campagna di screening gratuito per tutti i pazienti coinvolti, offrendo dei test sierologici e monitoraggio medico sempre a carico dell’ospedale, in modo tale da riuscirne a capire di più.
Indagine
Per questo caso, è stata sicuramente aperta un’inchiesta interna ma è stata informata anche la procura della Repubblica, la quale ha aperto un fascicolo conoscitivo in modo tale da andare a valutare l’eventuale presenza di reati colposi o anche dolosi. Infatti, al momento l’ex infermiera non risulta indagata formalmente ma ci sono delle indagini in corso.

Queste indagini infatti servono per andare ad accertare se effettivamente queste violazioni siano state sistematiche o occasionali, se ci sono stati episodi di danneggiamento colpevole o anche se qualcuno tra i vertici sanitari fosse a conoscenza dei vari rischi e abbia messo l’intervenire tempestivamente. In questo modo, si riuscirà a scoprire la verità.
Intanto, l’ordine professionale delle professioni infermieristiche ha anche annunciato l’avvio di una procedura disciplinare che potrebbe portare sia alla sospensione o anche alla radiazione della professionista. Ovviamente, ci sono ancora le indagini in corso e si potrebbe trattare anche di una vicenda non vera o tendenzialmente pericolosa, se si riescono a conoscere i fatti reali.
Cosa fare in questi casi?
Sicuramente, i pazienti coinvolti hanno tantissima rabbia ma allo stesso tempo preoccupazione e sfiducia. Infatti, a molti di essi hanno ricevuto la chiamata dell’ospedale per presentarsi ai relativi controlli, per andare appunto a verificare le condizioni della propria salute. In ogni caso, l’ospedale proseguirà nei prossimi giorni con il tracciamento completo dei pazienti potenzialmente esposti.

Ovviamente, non si esclude, in caso di infezioni confermate, delle azioni legali collettive. In ogni caso, questo caso ha acceso i riflettori sulla necessità di ottenere dei controlli più rigorosi sui protocolli di sterilizzazione ma anche sulla formazione continua del personale sanitario. Infatti, un singolo errore può essere fatale per tantissime persone.
In ogni caso, si tratta di comportamenti reiterati e gravi omissioni e ciò difficilmente può passare inosservato. In ogni caso, bisogna comunque accertarsi che sia una cosa estremamente vera e bisogna aspettare comunque dei dati ufficiali su eventuali infezioni ai pazienti che hanno avuto questo spiacevoli incontro con questa ex infermiera.