Allarme salmonella: ritirate le hamburger di pollo dai supermercati, ecco cosa sapere

Cosi come successo in passato, periodicamente, scatta sempre un allarme collegato alla salmonella. In questo caso, si tratta di un lotto di hamburger di pollo, ritirati dai supermercati. Per non parlare, delle contaminazioni casalinghe. Ma quali sono le cause, e che cosa sappiamo della salmonella, in generale? Approfondiamo il discorso.

Salmonella: di che cosa si tratta?

La salmonella, altro non è che un batterio, che causa una infezione, che si chiama salmonellosi. In natura, è presente con tante varianti, che al momento sono circa 200. Anche, se poi, in Italia, i ceppi che hanno una maggiore diffusione, sono solo due. Almeno, per il momento, non si sa come le cose possono evolvere.

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Ci sono degli alimenti, che nello specifico, possono portare a questo problema e sono: acqua contaminata, uova, latte crudo non pastorizzato e ancora: carne poco cotta, frutta tagliata male, preparati per dolci e creme e anche le salse per condire le insalate. E cose del genere, che non mancano mai.

La salmonella, è una cosa che ad occhio nudo non si vede. Infatti, gli alimenti, vengono contaminati nel momento della produzione. O anche durante la preparazione. O anche dopo la cottura, e la manipolazione. Insomma, nei momenti in cui si va incontro alla preparazione, come anche tagliare la carne, con un coltello contaminato.

In che modo si può prevenire

Ci sono degli accorgimenti, che sono stati resi noti, in una nota, da parte dell’Istituto Superiore della Sanità. E sono: lavare bene le mani, prima e anche durante la preparazione degli alimenti. E poi, cercare di lavare sempre la frutta e la verdura, prima di utilizzarla. E quindi, prima del suo consumo.

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Cercare di cucinare, tutte le cose che possono essere di origine animale, in modo particolare la carne. E evitare il consumo di uova crude. O anche di quelle che sono poco cotte. E poi, il latte, deve essere consumato, solo quello pastorizzato, e non altre tipologie. In nessuna situazione. E non è finita.

Le contaminazioni tra i vari alimenti, si devono sempre evitare. Tenere separati, i prodotti cotti da quelli crudi e anche gli strumenti che si usano, devono sempre essere diversi. Se si usano gli stessi, si devono prima lavare, sempre con grande accuratezza. Cosi da non rischiare nulla, in nessun caso.

Che cosa provoca la salmonella

Le forme di salmonella, si distinguono in due diverse categorie. Che sono: quelle tifoidee, che sono responsabili di febbre, anche quelle più gravi. E poi, ci sono quelle non tifoidee, che sono dette anche salmonelle minori, che in genere hanno a che fare con l’apparato gastrico e gastroenterico. E cosi via.

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Le persone, che si possono considerare a maggiore rischio, sono: bambini, anziani e donne in gravidanza. I sintomi, poi, si presentano da quando si è ingerito l’alimento contaminato, dopo sei ore, e fino a settantadue ore. E con dei sintomi, che possono sempre variare e che sono di diversa gravità.

Si passa dai disturbi intestinali, fino a: nausea, vomito, dolore addominale, diarrea e forme che possono anche essere più gravi. In genere, la cura, consiste in terapie antibiotiche, con anche il ricovero in ospedale, che però avviene nei casi più gravi. Insomma, solo quando è necessario, e non sempre e in ogni caso.

La salmonella è contagiosa?

In genere la salmonella, può essere contagiata, solo per via oro fecale. Per cui, ingerendo mediante il cibo, le feci di animali che sono infetti. O anche alimenti, che sono stati infettati da feci. E poi, si può anche connettere, tramite delle ferite della cute. Magari, se ci sta un contatto.

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Inoltre, la stessa cosa avviene, nel momento in cui ci sta un contatto con la saliva, o le feci degli animali. Gli stessi, che sono portatori di salmonella. In altri casi, è davvero difficile che questo possa accadere. O per lo meno, questo è quello che dice la scienza, fino a questo momento.

Ci si può anche cercare di aiutare con degli integratori, che agiscono anche nel momento in cui, si è contratta l’infezione. E per poi, riavere la flora batterica di nuovo come prima, è bene ricorrere a fermenti lattici, che possono dare benessere all’intestino, e farci tornare a stare bene. E’ bene provare.

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