
E’ un albero davvero bellissimo il pesco, che tra le altre cose, tende a dare anche tanto colore, nel corso della primavera. Eppure, non sempre cresce, nel modo in cui avremmo voluto. In alcuni casi, viene colpito da stati di malattia, che lo distruggono. E’ possibile risolvere, in qualche modo?
Bolla del pesco: come si riconosce?
Potere riconoscere una pianta, che è stata colpita da questa malattia, non è difficile. Si chiamano bolle, proprio per via del fatto, che compaiono delle macchie. Le foglie si arricciano, e cominciano a cambiare di colore. Diventano rosse, o anche giallastre, e se toccate, tendono a rompersi, in modo davvero molto facile.

Si tratta di una malattia, che porta ad un indebolimento della pianta, sempre maggiore. Che poi, alla fine dei conti, può condurla anche alla morte. La bolla, quando attacca, non fa altro che rovinare anche il raccolto, anche per una stagione intera, se non anche di più. Un problema, che non è da poco.
E inoltre, anche nella stagione successiva, la pianta stessa, tende ad avere difficoltà a nutrirsi per bene. E quindi, si presenterà debole. E per finire, la presenza di un eventuale fungo, la porterà a produrre dei germogli, già deformati in partenza. Quasi impossibile, che possano produrre qualche cosa di buono.
Quando si sviluppa la bolla del pesco?
Questa tipologia di fungo, tende a svilupparsi, quando ci sta molto umidità . E anche quando, le temperature sono davvero molto miti. Per cui, ne troppo fredde e nemmeno troppo calde. Infatti, gli esperti del settore, sono certi, che è la primavera, il mese giusto, per potere fare la prevenzione. Visto che l’attacco è maggiore.

La pianta, quando è bagnata, vive uno stato peggiore. In quel caso, il fungo ha occasione di svilupparsi: le piogge non fanno altro che favorirlo. Poi, nel momento in cui, arriva il caldo, specialmente quello dell’estate, si ferma, e sembra che la malattia sia terminata. Ma le cose non stanno cosi.
La bolla si mette in pausa, e aspetta che ci siano dei momenti migliori per potere proliferare, e quindi ricominciare la sua attività . I danni, che la bolla fa nel corso della primavera, sono davvero difficili, da superare, e da recuperare. Anche se in estate, la pianta ha una piccola ripresa.
Trattamenti di prevenzione: quali sono?
Decotto di equiseto e macerato di ortica: sono due preparati classici, che vanno molto bene per l’orto. Si usano per rafforzare le piante, e per potere combattere lo sviluppo di funghi e di insetti. E sono utili, anche all’interno del frutteto, allo stesso modo. L’equiseto agisce cosi, e anche l’ortica: entrambi proteggono le piante.

Bicarbonato di sodio e potassio: sono due composti, che hanno il compito di poter combattere le malattie fungine. Agiscono, alzando il ph, evitando che il batterio si possa sviluppare. Sono prodotti economici, che si possono trovare in casa, ma molto impattanti. Basta diluirli con l’acqua, e lasciare che agiscano.
Acqua e cenere: la soluzione migliore, è quella di creare una miscela, che dentro abbia due cucchiai di cenere e uno di acqua. Facendo attenzione, a filtrare nel modo giusto la cenere. Si deve ottenere, una polvere omogenea. E poi, usare un nebulizzatore. Ma la si può, anche lanciare addosso alla pianta.
Quando è meglio fare i trattamenti?
Questa tipologia di trattamenti, che vanno sempre incontro al benessere della pianta, vanno fatti nel corso delle ore fresche della giornata. Per cui, la mattina presto, o anche nel tardo pomeriggio. O anche la sera. Questo per via del fatto, che un sole troppo forte, può dare dei problemi alla pianta.

Quando il sole è forte, non si altro che inibire la pianta, per cui la prevenzione, potrebbe non essere del tutto efficace. E inoltre, se ci sta troppo sole, l’uso di gocce di acqua, potrebbe creare un effetto lente. E da qui, causare, delle forti ustioni alla pianta e quindi farla morire.
Una ultima soluzione, per salvare la pianta, è quella di usare la propoli. Viene prodotta dalle api. E’ un materiale resinoso, che si usa in agricoltura, e che ha una azione protettiva per la pianta. Insomma, permette, che gli attacchi fungini, possano essere evitati, anche del tutto. Una soluzione, efficace, che va presa in considerazione.