
Coltivare un ulivo è una questione di abilità innata. E che in un certo senso si potrebbe pure acquisire se si considera che comunque spesso si hanno a disposizione nozioni che si apprendono dallo studio attento dell’argomento e dalle conoscenze che ci vengono date dagli esperti del settore e dagli appassionati.
La coltivazione: non solo un hobby!
Certo, bisogna avere anche una certa predisposizione nei confronti della coltivazione che sia in vaso o in terra, ci deve essere sempre un modo di approcciarsi che si deve adattare a come noi concepiamo la voglia di metterci in gioco e in attività, per sperimentare senza sentirlo un peso o una clamorosa difficoltà.

Per questo motivo, coltivare è vero è un hobby, ma non deve essere pensato solo come tale. Infatti, perché funzioni bene è necessario che tutto venga fatto con criterio logico, usando gli strumenti e gli elementi corretti al nostro scopo e con l’intento anche di accrescere le nostre conoscenze e le nostre abilità.
E’ come essere consapevoli del fatto che non si finisce mai di imparare e che anche le piante hanno bisogno di cure e attenzioni, di regole ben precise da seguire, di tempi da rispettare, di giochi forza seguiti per non permettere alle cose di sfuggirci di mano o sotto gli occhi.
Come coltivare al meglio l’ulivo
Se parliamo di ulivo abbiamo a che fare con una pianta molto particolare, in grado di regalare sempre abbondanti produzioni, soprattutto quando l’albero sta bene ed è curato a dovere, senza problemi e senza eccessi. Diciamo che più ci prendiamo cura di lui, più ci regala in quantità e anche in qualità.

Si comincia sempre dalla fase della post-produzione. Non possiamo considerarci delle perfette macchine produttrici, ma dando i giusti accorgimenti, otteniamo grandi risultati che ci fanno sperare che qualcosa di buono siamo riusciti a dare alla nostra pianta di ulivo, che tra le tante cose sa adattarsi anche molto bene.
Questo ci mette nella condizione di poterla pianta ovunque, anche in vaso: avremo praticamente una produzione comunque massiccia, mostrando a tutti che davvero l’albero di ulivo ha un potenziale altissimo e stupefacente, in grado di cambiare il nostro modo personale di intendere coltivazione. Ecco quali sono i passaggi da seguire.
Ecco tutti i passaggi
Intanto comincia dalla potatura, una fase molto importante per una pianta già avviata come di solito è la situazione degli alberi di ulivo. Vanno sempre seguite le indicazioni che l’albero ci dà, controllando laddove debba essere necessario intervenire e laddove ci siano rami che non sono capaci di produrre più o abbastanza.

Se la chioma viene aggiustata di tanto in tanto, nel dopo produzione potremo notare fin da subito una pianta che, se sana, recupera molto velocemente, avendo anche il coraggio di mostrarsi in tutta la sua bellezza e nella forte capacità produttiva che la contraddistingue e la mette su un piano superiore rispetto agli altri alberi produttivi.
Ovviamente, monitora spesso, perché anche l’ulivo ha i suoi nemici. Non è quindi vero il pensiero che ci fa guardare a questa pianta come una pianta che siccome mediterranea non si ammala mai; anzi, può essere colpita da cocciniglia o dalla mosca dell’ulivo, tutte le malattie molto frequenti e che possono compromettere anche la resistenza e la vita stessa della pianta di ulivo
Non aspettarti chissà quali grandi cose
E’ vero, la produzione abbondante di olive ci fa pensare che chissà quali grandi tonnellate di olio alla fine l’albero ci porterà ad ottenere. E’ un requisito questo che non sempre possiamo mettere in chiaro e in netto riferimento all’ulivo. Può capitare, ma non sempre e non con la stessa quantità.

Ti regala sicuramente qualcosa di unico, mostrandoti quanto velocemente un albero possa recuperare e riempirsi nuovamente di frutti e di rami, ma allo stesso tempo ti dimostra quanto si debba lavorare per ottenere qualche importante risultato, sempre in funzione di coltivazioni che sanno essere seguite ed eseguite in modo corretto e genuino.
Coltivare un ulivo può essere considerata a tutti gli effetti come un’esperienza bellissima, unica per certi versi. Ma non è per chi cerca solo una pianta che sia in sé decorativa. Necessita di pazienza e di voglia di conoscenza, una passione che parte innata ma che si trasforma strada facendo, per creare un legame con la stessa pianta.