Insetto stecco trovato in giardino: ecco cosa succede se lo tocchi

Con l’arrivo della stagione calda, balconi e finestre aperte diventano vere e proprie autostrade per gli insetti. Tra i più bizzarri che si possono incontrare c’è senza dubbio l’insetto stecco. Si mimetizza bene, non da troppo nell’occhio, ma quando ci si accorge della sua presenza può suscitare reazioni contrastanti. Non è pericoloso, ma non tutti lo tollerano volentieri.

L’aspetto dell’insetto stecco

Questo insetto ha un aspetto curioso: corpo allungato, sottile, tratti quasi legnoso. Se sta fermo, può essere scambiato per un rametto. Le sue dimensioni variano molto. In Italia si aggirano intorno ai 10 cm, ma in altri paesi esistono esemplari che raggiungono anche i 25. Le femmine sono solitamente più grandi dei maschi.

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Il colore è sobrio, verde o marrone, niente di appariscente. Questa tinta neutra gli consente di sparire alla vista, confondendosi con rami, foglie e cortecce. È un maestro della mimetizzazione. Vive bene in ambienti esterni come giardini e orti, non disdegna incursioni in casa, specialmente se ci sono piante o ambienti umidi che lo attraggono.

Nonostante abbia delle ali, non vola. Il che può sembrare limitante, ma l’insetto stecco altri mezzi per cavarsela appunto le sue zampe, mute di piccoli uncini, gli permettono di arrampicarsi ovunque: muri, tende, vasi, rami. Ha persino una sorta di ventosa che lo aiuta ad aggrapparsi in modo stabile alle superfici, senza scivolare.

Come si comporta l’insetto stecco

Quando si sente minacciato, lotta comportamenti curiosi. Può fingersi morto, restare immobile per lunghi minuti o assumere pose in naturali. Questa tecnica, chiamata tanatosi, è molto usata da vari insetti. In alternativa, secerne una sostanza irritante per altri insetti, ma innova per l’uomo. Un sistema difensivo poco aggressivo, ma spesso efficace.

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O regime alimentare piuttosto semplice. Si nutre di foglie di rovovirgola lattuga e piante simili. Non disdegna la rugiada come fonte di idratazione. Questa abitudine alimentare lo rende un frequentatore abituale di orti e giardini. Non devasta interi raccolti, ma può causare qualche danno, soprattutto se presente il numero elevato.

Se si nota la sua presenza in casa, non è il caso di farsi prendere dal panico. L’insetto stecco non è nocivo per l’uomo. Tuttavia, può risultare sgradito per motivi estetici o igienici. In tal caso, è preferibile allontanarlo con metodi non invasivi. Colpirlo con una ciabatta non ha senso. È lento e innocue, non richiede misure drastiche.

Come evitare che entri in casa

Un modo semplice per mandarlo via e spingerlo con delicatezza verso l’uscita. Basta usare un foglio rigido o una paletta, senza fare movimenti bruschi. Se percepisce un minimo di pressione, inizierà a muoversi lentamente verso una zona più tranquilla. Ha tempi d’azione lunghi, ma non è ostinato nel restare.

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Chi vuole evitare il suo ingresso in casa può puntare su odori sgraditi all’insetto stecco. L’aceto bianco, ad esempio, è piuttosto efficace. Spruzzarlo vicino a finestre, porte o nei punti dove è stato avvistato può scoraggiarlo. Non serve esagerare con un poche voce ben distribuite bastano. È un rimedio economico e rispettoso dell’insetto stesso.

Per i giardini, si può agire con più attenzione. L’aceto funziona anche all’aperto, ma va usato solo sulle foglie, mai sul terreno. Altrimenti si rischia di compromettere le radici. Un altro accorgimento utile tenere le piante ben curate. Eliminare foglie secche e controllare spesso il verde aiuta a individuare eventuali ospiti prima che diventino troppi.

Altri metodi utili

Le zanzariere restano una delle difese più semplici ed efficaci. Spesso vengono sottovalutate, ma impediscono a molti insetti di entrare, incluso un insetto stecco. Non è un animale un animale intraprendente e non forza fessure o compie voli acrobatici. Entra solo se trova la strada spianata. Un ostacolo come la rete lo blocca senza alcuno sforzo.

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In ambienti esterni, la sua presenza è pressoché inevitabile. Fa parte della fauna che popola giardini e orti. Finché resta isolato e in numero limitato, non crea problemi reali. Ma se si nota una presenza frequente, può essere utile osservare le piante e capire se c’è qualcosa che lo attira in modo particolare. Talvolta basta spostare un vaso per risolvere tutto.

L’insetto stecco rappresenta un piccolo enigma naturale. Non punge, non morde, non rilascia sostanze tossiche. Eppure, detta sempre curiosità. Sarà per l’aspetto atipico o per quel modo un po’ teatrale di restare immobile a oltranza. Non è un nemico da combattere, ma un coinquilino temporaneo da gestire con garbo e buon senso.

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