Come coltivare facilmente l’aglio orsino: l’approccio che gli esperti di botanica consigliano per risultati garantiti

Hai mai sentito parlare dell’aglio orsino? Si tratta di una varietà di prodotto molto pregiata che potrebbe esaltare al massimo il gusto e il sapore di ogni tuo piatto. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa tipologia di vegetale e soprattutto quale metodo mettere in atto per coltivarlo al meglio.

Le caratteristiche dell’aglio orsino

Quando parliamo di aglio orsino parliamo della variante meno conosciuta del bulbo che, invece, siamo soliti utilizzare ogni giorno in cucina. Sicuramente la tipologia in questione si distingue perché nasce in maniera spontanea e perlopiù nelle zone boschive e pare che la sia la preferita dagli orsi quando escono dal letargo, motivo per cui prende questo nome.

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La pianta in questione è davvero molto facile da riconoscere perché vede la presenza di bellissimi fiori bianchi che tendono a crescere quasi come se fossero una palla e proprio per questo motivo vengono spesso scelti anche con l’obiettivo di decorare una zona o un’aiuola. Grazie alle sue caratteristiche è annoverata come una pianta officinale e proprio per questo è commestibile.

Anche se parliamo di una variante spontanea e selvatica, infatti, appartiene sempre e comunque alla famiglia dell’aglio e della cipolla ed è proprio per questo motivo che può essere utilizzata per realizzare delle portate gustose e saporite che esulano moltissimo da ciò che possiamo assaporare di giorno in giorno. È infatti molto apprezzata sotto questo punto di vista.

Le proprietà dell’aglio orsino

Sicuramente l’aglio orsino viene spesso scelto per il gusto e il sapore che riesce a conferire alle varie ricette ma non solo, in quanto viene considerato come erba officinale proprio a seguito delle numerose proprietà e delle caratteristiche che da sempre contraddistinguono questo tipo di vegetale. In primo luogo contrasta la presenza del colesterolo.

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Questa pianta, quindi, riesce a garantire il giusto livello di fibre e soprattutto favorire la salute del cuore ma anche quella dell’apparato cardiovascolare. Sembra avere poi molta importanza sotto il frangente della depurazione, in quanto la sua ingestione comporta l’eliminazione di scorie e tossine pericolose per l’organismo.

Proprio come per la variante di aglio più tradizionale, anche questa viene considerata come antibiotico naturale in quanto riesce a sterminare alcuni germi e ad agire contro micosi e batteri. Lo stesso discorso può essere fatto nei confronti di alcuni parassiti che possono risultare pericolosi per la nostra salute. Per non parlare poi della vasta gamma di vitamine presenti nella sua composizione.

Come possiamo riconoscere l’aglio orsino?

Ovviamente sono tanti gli elementi che ci consentono di individuare una pianta di aglio orsino, quello che salta subito all’occhio è la presenza del fiore imponente che lo contraddistingue. I fiori devono assumere la forma di stella, ma se non vogliamo sbagliare è sempre meglio optare per l’acquisto al supermercato o presso il proprio fruttivendolo di fiducia.

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Questo perché esistono delle piante che ricordano molto l’aglio orsino esteticamente parlando, ma che a differenza dello stesso sono tremendamente velenose e basta ingerirne pochi grammi per andare incontro ad una morte certa e dolorosa. Sicuramente, però, è più probabile trovarlo in primavera quando comincia a crescere nelle zone boschive.

Nella nostra penisola è possibile annoverare grandi quantità di questo prodotto, in quanto riesce a crescere in tutti quei luoghi in cui l’ombra regna sovrana e dove c’è un alto livello di umidità proprio perché sono queste le costanti necessarie affinché la pianta possa crescere e germogliare nel miglior modo possibile.

Come si coltiva l’aglio orsino?

Come detto in precedenza, l’aglio orsino si contraddistingue dall’aglio comune proprio perché nasce in maniera spontanea e quindi non è quasi mai frutto di una coltivazione anche se, ovviamente, questo non significa non mettere in pratica questo tipo di operazione per poterne beneficiare in grandi quantità ogni volta che ne abbiamo la possibilità.

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L’aglio orsino, infatti, può essere coltivato sia in aiuola che nell’orto oppure in un vaso poiché le uniche condizioni necessarie sono l’umidità e l’ombra che, per l’appunto, garantiranno la crescita e la fioritura della pianta in questione. Ovviamente lo stesso andrà seminato in autunno prima che si verifichino le gelate, ma si può procedere anche a Febbraio.

Il terreno deve essere poi ricco di azoto ma anche di tutti quei nutrienti che consentono la giusta crescita della pianta. È poi importante riservare all’aglio orsino la giusta irrigazione, ma ovviamente senza esagerare in quanto il terreno deve risultare sempre umido e mai bagnato o con la presenza del ristagno idrico.

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